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ISTAT, De Palo: “Senza famiglia il Paese va dritto contro un muro”

ISTAT, De Palo: “Senza famiglia il Paese va dritto contro un muro”

“Pensioni, servizi, scuole, sanità pubblica, lavoro, figli, terza età: i dati ISTAT fotografano un Paese che sta andando dritto contro un muro: le giovani madri che non riescono più a entrare nel mondo del lavoro, l’età media della prima gravidanza cresciuta di 6 anni rispetto al 1980, la certificazione dell’inverno demografico, con appena 464mila nuovi nati nel 2017 e la novità per cui anche i residenti stranieri fanno sempre meno figli; ancora, i 6 milioni di persone che vorrebbero lavorare ma non possono e l’ultima spiaggia della rete personale di familiari e amici per poter sopravvivere, scelta da oltre il 78 per cento dei cittadini a causa dell’insufficienza dei servizi per chi è più fragile e bisognoso; in un’Italia divenuta il secondo Paese più vecchio al mondo due anziani su tre non si sentono supportati adeguatamente per le cure e la metà di loro vorrebbe maggior sostegno nelle attività domestiche.

Ultimo, ma non per ultimo, continua a restare ‘rotto’ l’ascensore sociale: può sperare in una laurea o in un lavoro qualificato solo chi vanta una famiglia benestante e colta. Nonni, figli, genitori, pazienti, studenti e nipoti meritano più rispetto”: è quanto sottolinea il Presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commentando i dati del Rapporto annuale 2018 dell’Istat, presentato oggi.

“Il Forum torna a chiedere con forza, ai partiti che stanno per formare il nuovo Governo, di prevedere un Ministero dedicato totalmente alla Famiglia e alla Natalità, l’unica soluzione davvero efficace affinché le questioni irrisolte che riguardano il Paese, con le famiglie povere che hanno toccato quota 1,8 milioni, possano finalmente avere l’attenzione che meritano. Non dimentichiamoci, come ha certificato l’ISTAT, che fino ad oggi sono state le famiglie a tenere in piedi un sistema di Welfare esoso, ma assolutamente insufficiente”, conclude De Palo.